Giorgio Paganelli R.I.P.

Cari Amici e Colleghi,

è con grande dolore (e rabbia) che vi comunico che uno di noi Vivation Professional, Giorgio Paganelli, 52 anni, è morto dopo poche ore (11) dall’aver ricevuto la prima dose del “vaccino” Pfizer.

 

Qui di seguito la sequenza degli eventi, presa da facebook:

Ma, dopo poche ore, i post cambiano tono ….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ecco il riassunto della vicenda, postato dal fratello Luigi:

Come metodologia, “Vivation” non prende posizione, né a favore né a sfavore del cosiddetto “vaccino” (che vaccino non è, bensi una “terapia”(?) genetica). La libertà di scelta di ognuno è l’aspetto più importante, in ogni cosa. In quanto insegnante di Vivation, non intendo influenzare le scelte personali dei miei allievi.

Come individuo, io, Ivano Tivioli, mi dichiaro completamente contrario a tutta questa enorme montatura mediatica che è stata fatta sul COVID 19 e sugli eventuali vaccini – nonchè le scelte di isolamento/lockdown/mascherine e imposizioni di ogni tipo.

Se pensate di farvi INoCULARE qualsiasi di queste mefitiche brodaglie, in nome del poter andare in discoteca o in vacanza, o per conservare un posto di lavoro … spero che, rileggendo quanto accaduto, il sacrificio di questo nostro amico non sarà stato così inutile.

Conoscevo Giorgio, un uomo molto positivo e propositivo, pieno di vita e di risorse, in piena salute.
Non trovo altre parole.

Se volete scrivere un saluto o una preghiera sul profilo Facebook di Giorgio ,,,,

Una iniezione di SUPER-ENTUSIASMO – intervista a JON PAUL CRIMI

Cari Amici,

per il 2021, condividerò con voi UNA NUOVA RISORSA OGNI SETTIMANA.
Il giorno scelto per la pubblicazione è il SABATO, tra le 8 e le 9 del mattino.

Mi pare sia un buon modo di lavorare/studiare e avanzare insieme.
Non lo farò ogni 2 o 3 giorni, ma una volta alla settimana – in modo da lasciare a ognuno il tempo di “gustare” la risorsa, di leggerla / ascoltarla / guardarla  anche più di una volta.

Con una sola risorsa alla settimana, sarà anche più agevole “recuperare” – se, per qualsiasi ragione, non vi fosse possibile partecipare con la giusta calma e attenzione.

I contenuti resteranno sempre a vostra disposizione, raggiungibili dalle sezioni ARTICOLI RECENTI e ARCHIVI.


Questa settimana, una recentissima intervista a JON PAUL CRIMI, insegnante di Tecniche di Respirazione negli Stati Uniti. Il suo ENTUSIASMO per la respirazione, per i risultati ottenuti in sé stesso, per la sua attività di insegnante e per i risultati ottenuti dai suoi clienti … ASSOLUTAMENTE CONTAGIOSO !!!

Sono certo che tutti noi abbiamo provato emozioni simili alle sue.
Lasciatevi coinvolgere dalle sue parole, dal suo atteggiamento positivo vincente!

Buona Visione – grazie se lascerete un vostro commento/condivisione
(nello spazio “Leave a Comment” qui sotto)

Ivano Tivioli

 

Conosci Paul Hughes ?

Nonostante tanti scambi via email, non ho mai avuto il piacere di incontrare personalmente Paul Hughes, il direttore di Associated Vivation Professionals degli Stati Uniti. Lui ha ricevuto in eredità da Jim Leonard tutta la struttura di Vivation, per poterne continuare il lavoro – interrotto da Jim per sopravvenuta grave malattia.

Paul ha partecipato al “The Breathing Virtual Festival 2021” con una lezione esperienziale di Vivation (nello specifico, “I Tre Punti da Ricordare”).

Ho comprato il biglietto d’accesso al Festival, ed ho registrato questo evento – in lingua inglese.
Tramite diversi passaggi, ho prima registrato lo schermo, poi fatto generare i sottotitoli, e poi ho chiesto al sistema di tradurli in Italiano. E poi, ultimo passaggio, ho “ripreso” (registrato nuovamente) tutto il processo così elaborato.

Sentirete la sua voce (in originale) ma potrete anche “leggere” la traduzione.
(Va detto che è una traduzione automatica, quindi non garantisco che sia perfettamente corretta).

Partecipando alla sua lezione, mi è sembrato davvero di rivedere Jim Leonard.
Paul usa le sue stesse frasi, il suo stesso modo di esporre – ed ha anche una bellissima voce!

Sono lieto di potervi offrire questa risorsa.
Il video non è pubblico, potete guardarlo solo da questo link privato.

Raccomando a TUTTI I VIVE PROS di guardare questo filmato, magari più di una volta, ed entrare sempre più in sintonia con il processo di Vivation.
Paul è stato un grande allievo di Jim, mandate gratitudine e amore a lui!

GRAZIE PER SCRIVERE QUI SOTTO OGNI VOSTRO COMMENTO

note:  1. soppressione = repressione.
2. il traduttore a volte usa Vibrazione per Vivation (vivation non esiste nel vocabolario).

Un anno “rubato”? Te lo regalo io !!!

Come già anticipato telefonicamente a molti di voi, oggi comunico UFFICIALMENTE che intendo “abbuonare” il costo della licenza per l’anno 2020.

Quasi tutti avete rinnovato con regolarità la licenza del 2020 nei tempi giusti, pre-lockdown (il primo fu il 20 febbraio 2020).
Chi lo ha fatto, NON DOVRA’ PAGARE NULLA per il 2021.
La licenza del 2021 scadrà, come sempre, il 31 dicembre 2021 e dovrà essere rinnovata per l’anno 2022 entro il 31 gennaio del prossimo anno.

Chi invece NON ha rinnovato il 2020 perché in ritardo –  e in seguito è rimasto travolto e bloccato nel proprio lavoro di Vivation Professional dal 20 febbraio in poi –  dovrà versare solo il 2021, almeno entro il 31 marzo.
(Come sempre, sono a vostra totale disposizione, e vi chiedo di contattarmi per qualsiasi eventuale problematica – molto meglio al telefono 347 9288241 che via email).

Ognuno riceverà una mail personale con la propria situazione aggiornata.

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Ora tocca “rimboccarci” le maniche.
Usciamo dai “binari” del 2020 per creare un prospero e straordinario 2021

Vivation 2021: proviamo a “sbloccare” qualcosa (o tutto…)

Cari Amici,

concorderete con me che il 2020 è stato un anno letteralmente “rubato”.
Ovviamente, non solo per Vivation.

Non so quanti di voi siano riusciti ad usare il tempo delle “chiusure” in casa e della forzata inattività per scrivere il proprio libro, o nuovi seminari, nuovi articoli, o organizzare e pianificare un possibile futuro.
O registrare video, costruirsi un sito web o una pagina professionale su Facebook o altri social.

Io non ci sono riuscito. Quasi per niente, ben lontano dal 100%     (forse … il 5% ?)
Ho provato frustrazione, impotenza, senso di ingiustizia.
Ho anche avuto l’esperienza COVID (dal 3 novembre, percorso terminato ufficialmente il 3 dicembre 2020), da cui ho tuttora grossi postumi infiammatori, principalmente agli arti inferiori.

Ringrazio infinitamente la mia capacità di “respirare” e di fare Vivation. E tutto il lavoro e gli esercizi che ho creato per la “Ri-Educazione del Respiro”, che mi hanno aiutato a “fluire”nella malattia senza resistere.
E tante scoperte interessanti, legate alle modalità di respirazione, giocando con il “pulsiossimetro” per verificare in tempo reale la saturazione di ossigeno nel sangue.

Come avevo già scritto il 4 ottobre 2020, è evidente che lo scenario del mondo è completamente cambiato rispetto a come lo conoscevamo fino al 2019.

E non si tornerà più indietro.  Per qualche mese è parso solo un incubo da cui ci saremmo presto svegliati. Purtroppo, non è così.

E, come sempre, siamo NOI a dover cambiare il nostro contesto per relazionarci alle “cose che sono come sono, che ci piaccia o no”. Trovare la cosa migliore che possiamo fare ORA, in questo nuovo mondo.

Così, in questi giorni, ho “scrollato” le spalle.
Bene. E’ ora di ricominciare.
Qual è la prossima migliore cosa che posso fare per me,
per Vivation e per il mondo ? 

In questi giorni scriverò molto.
Voglio aiutare tutti i membri della comunità. Voglio dare sostegno a tutti voi.
Voglio darvi risorse, idee, spunti.
Voglio condividere informazioni.
Voglio fare regali.

A prestissimo
           Ivano Tivioli

a Febbraio: The Breathing Virtual Festival

Cari Amici,

vi “giro” alcune informazioni sull’evento “The Breathing Virtual Festival” – che avrà luogo negli USA, ma sarà visibile sulla piattaforma ZOOM dal vostro PC , previa iscrizione e un “biglietto” (costo: 11$, poco più di 9€).
Ogni giorno includerà conferenze, sessioni esperienziali di respirazione, e “kit di strumenti” (suggerimenti, trucchi) per portare il Respiro nella tua vita quotidiana.

12 giorni, 3 lunghi weekend dal giovedì alla domenica :
11 – 14 febbraio;
18 – 21 febbraio;
25 – 28 febbraio

con inizio alle ore 10:00 di New York /  16:00 ora Italiana
(completamente in lingua inglese).
(verificate l’orario con le tabelle dei fusi orari su internet, potrei essermi sbagliato!)

Tutti gli eventi saranno registrati e disponibili alla visione per 48 ore.
(Per poterli riguardare a piacimento, occorre abbonarsi, pagando 11$ al mese)

Sempre per l’inglese, consiglio di aprire il link dal browser “google chrome”, che vi tradurrà istantaneamente tutti i testi.

Moltissimi i relatori (cinquanta?), tra cui spicca TONY ROBBINS (che è stato cliente/allievo di Dan Brulè, l’organizzatore dell’evento) e – per Vivation – il direttore Statunitense PAUL HUGHES. 

Link al sito:  https://theicfb.com/festival  , da cui potrete accedere agevolmente all’elenco dei relatori/insegnanti/argomenti e orari.

A presto, fate sapere nei commenti se parteciperete!

Emergenza COVID: chi ha spostato il mio formaggio?

Cari Amici,

sono rimasto in silenzio molto tempo su questo nostro BLOG dei Professionisti di Vivation®.

Ho pensato, come molti, che la pandemia fosse un incidente che avrebbe rallentato o fermato tutto per un paio di mesi, e che si sarebbe tornati ben presto alla precedente normalità. Ho rifiutato di condurre sessioni online, entrando in una sorta di letargo nell’attesa della ripresa.

Ma i mesi, dai previsti 2, sono diventati 3, poi 4, poi 5 ….
Oggi, ottobre 2020, da 8 mesi andiamo in giro con le mascherine sul viso, usiamo disinfettanti per le mani e ci salutiamo sfiorandoci i gomiti – o solo a distanza con la mano sul cuore.
I nostri figli e nipoti non se la vedono meglio a scuola, dove viene impedito ogni possibile contatto: matite e penne personalizzate con nome e cognome e distanziamento fra banchi.

Il “lockdown” ci ha abituati a stare in casa. La TV non può sostituire una relazione, ma attraverso i Computer e gli SmartPhone lo scambio interattivo è possibile; anche i più ostili alla tecnologia si stanno adattando a questa nuova modalità di comunicazione.

È ormai evidente che non ci sarà strada di ritorno verso quello che prima era la “normalità”.

Come è successo con il crollo/attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001: subito dopo quell’evento sono state adottate misure aeroportuali di “emergenza”, che sono effettive ancora oggi, dopo 19 anni, senza scadenza – diventando, di fatto, la “nuova” normalità.
Nessuna intenzione di “abbassare la guardia”. Al minimo accenno, un altro piccolo attentato da qualche parte del mondo ci rimetterà prontamente in allarme, facendoci benedire le ormai normali “misure di emergenza”.
Con il COVID, basterà qualche piccolo focolaio, un paio di contagi qui è là …


OGGI VOGLIO FARTI UN REGALO

Ho scansionato per te un libro. Piccolino, meno di 100 pagine, formato 12×17.
In un’ oretta (meno di un paio d’ore per chi legge lentamente) dovresti riuscire a leggerlo.
E’ una storia divertente e istruttiva, ma non voglio toglierti la sorpresa, non ti anticipo nulla.
Le metàfore e le storie toccano corde profonde lasciando il loro messaggio.
A me ha “mosso” qualcosa dentro. Piacevolmente.
Ha suonato una sorta di “sveglia”. Mi ha costretto a pensare in un modo diverso.

Ho impiegato alcune ore per scansionarlo, editarlo, caricarlo sul sito. (So anche che non è proprio … legale)
Ho saltato solo una decina di pagine della prefazione, e qualche altra pagina alla fine che parla dell’autore e della “fortuna” del libro.
Il mio desiderio è che tu lo legga, sarà la ricompensa per il mio entusiasmo.

Il libro si intitola “Chi ha spostato il mio formaggio?” – autore: Spencer Johnson.

Lo puoi scaricare e leggere QUI.

A presto con altre NEWS!
Grazie per ogni commento e/o condivisione.


Nota: Amazon lo ha dichiarato “il suo bestseller n.1 da sempre”. Nei primi sedici mesi dalla sua uscita (2013) ha venduto più di 10 milioni di copie. Pertanto, non mi stupirei se tu lo conoscessi già o lo avessi già letto

Perché il coronavirus è letale per gli anziani (parte 1)

L’ossigeno è indispensabile alla vita delle nostre cellule:  quindi alla nostra vita.
Attraverso gli alveoli polmonari avviene uno scambio di ossigeno/anidride carbonica: ossigeno a disposizione delle cellule del sangue (emoglobina) e eliminazione dell’anidride carbonica (scarto/tossine).

Ricerche medico-scientifiche affermano che già a 50 anni l’essere umano avrebbe perso circa il 50% della capacità di assorbire l’ossigeno dai propri polmoni. Le motivazioni, sempre secondo queste ricerche, sarebbero fattori oggettivi quali la perdita di elasticità e plasticità dei tessuti, l’indurimento e irrigidimento degli stessi, oltre alla perdita di elasticità e forza dei muscoli preposti alla respirazione.

Pertanto, al sopraggiungere di difficoltà respiratorie e ostruzioni meccaniche come il muco nelle la polmonite, un organismo con ridotte capacità di assorbimento di ossigeno ha molte meno possibilità di sopravvivenza.

Quanto sarà rimasto della capacità di assorbire ossigeno (trasformazione in ossi-emoglobina) in una persona di 70/80 anni? Forse il 30%, forse solo il 20% ….

Paradossalmente, il coronavirus per uccidere sfrutta lo stesso campo d’azione su cui va a lavorare la “Ri-Educazione” del Respiro che sto portando avanti da alcuni anni con il progetto “Vivi la Tua Vita al 100%!”.

Ci sono oggi molti insegnanti di respiro, il cui lavoro mira ad AUMENTARE la VENTILAZIONE (capacità di veicolare aria nel corpo), sviluppando muscolatura diaframmatica ed esercizi fisici di sforzo, secondo la logica che “se entra più aria, entra più ossigeno”.

Da  A  a  B …. semplice, no? Apparentemente, il discorso non fa una grinza.
Eppure non funziona – non completamente. È un approccio che può dare qualche risultato sulle prestazioni degli sportivi, in presenza di un impegno “muscolare”, che già richiede l’uso del respiro finalizzato all’impegno fisico.

La mia idea di “Ri-Educazione del Respiro” sorge da un altro contesto.

Il primo punto: VENTILAZIONE e OSSIGENAZIONE sono 2 cose diverse.
E non sono direttamente proporzionali. Anzi, in alcuni casi sono INVERSAMENTE proporzionali.
Spesso, l’Iperventilazione (veicolare troppa aria) porta alla ipossia (scarsità di ossigeno disponibile alle cellule).

(continua)

Primo Elemento: naso o bocca?

Cari Amici,

quando, con i nostri allievi, trattiamo il Primo Elemento di Vivation (Respirazione Circolare), una domanda tra le più frequenti che ci vengono poste è se sia meglio usare il naso oppure la bocca durante una sessione di Vivation.

Oltre alle indicazioni “classiche” per una seduta – dove è bene sperimentare e provare entrambe gli strumenti (naso/bocca) con diverse frequenze e diverse profondità di respiro – desidero, in questo breve articolo, dare qualche informazione in più sulla differenza tra naso/bocca,  non per le sessioni di Vivation in sè quanto per la respirazione in generale nella vita di tutti i giorni.


OSSIDO NITRICO (simbolo chimico: NO)

L’ossido nitrico è considerato tossico e causa di smog, ma svolge una funzione importante all’interno del corpo. Solo nel 1977 Ferid Murad scoprì che l’ossido nitrico causa il rilassamento delle cellule endoteliali (sulle pareti dei vasi sanguigni, in diretto contatto con il sangue) e delle retrostanti cellule muscolari lisce,
responsabili della costrizione e della dilatazione dei vasi sanguigni.

Da almeno 130 anni, i medici prescrivono nitroglicerina per lenire dolori al petto, e per molti di questi anni l’hanno fatto senza una chiara comprensione del perché funzionasse così bene. Ora è noto che la molecola della nitroglicerina genera ossido nitrico, che dilata i vasi sanguigni e permette al sangue ricco di ossigeno di nutrire il cuore ed alleviare il dolore.

Nel 1998, Ferid Murad, Robert Furchgott e Louis Ignarro hanno ricevuto il premio nobel per la medicina / fisiologia. Quello stesso anno, l’ossido nitrico è stato proclamato “Molecola dell’anno” dalla rivista Science, che l’ha descritta come una “molecola straordinariamente semplice che unisce neuroscienze, fisiologia e immunologia e rivede la comprensione degli scienziati su come le cellule comunicano e si difendono.”

L’ossido nitrico svolge un ruolo enorme all’interno della circolazione del sangue, fa il suo lavoro come vasodilatatore, neurotrasmettitore (comunicazione tra le cellule cerebrali), segnalazioni nel sistema cardiovascolare.

L’ossido nitrico viene rilasciato nelle vie respiratorie nasali. Durante l’inspirazione attraverso il naso, seguirà il flusso d’aria verso i polmoni, aumentando la quantità di ossigeno assorbito nel sangue.

Quando si respira attraverso il naso, si aumenta quindi la quantità di ossigeno che si sta immettendo nel sangue. Per migliorare le prestazioni, il recupero, la salute e la vita, maggiore è la quantità di ossigeno bio-disponibile, maggiore è la sua diffusione nelle cellule.

Il documento “Approcci comportamentali e psicologici ai disturbi respiratori” (2013), rivela che inspirando attraverso il naso si crea circa il 50% in più di resistenza al flusso dell’aria rispetto a quando si inspira dalla bocca – il che aumenta l’assorbimento di ossigeno fino al 20%.

Quindi: inspirando attraverso il naso, è possibile capitalizzare in toto l’ossido nitrico che viene rilasciato continuamente nella cavità nasale dai seni paranasali. Rispetto ad inspirare dalla bocca, lasci entrare meno aria… ma ottieni più ossigeno !


Come sempre ogni commento è gradito.
Un Abbraccio
Ivano Tivioli

Target: over 50

Cari Amici,
ricordo che alle scuole elementari, frequentavo la  4ta o la 5ta, quindi suppergiù 1964/66, il maestro ci disse che nell’ultimo censimento della popolazione italiana vi erano (ben) 5 persone che avevano raggiunto/superato i 100 anni.

Proprio ieri, luglio 2019, al telegiornale è stato detto che gli ultracentenari in Italia sono oggi circa 14.000.

Una bella differenza, vero? In 50 anni, la vita si è enormemente allungata. Possiamo davvero prendere in seria considerazione la possibilità dichiarata da svariati ricercatori e scienziati che il nostro DNA è “tarato” per una durata di 120 anni (questa informazione è di dominio pubblico, sono usciti svariati libri che sostengono questa teoria e provano a dirci cosa dobbiamo fare per raggiungere questo risultato, attraverso stile di vita, alimentazione etc).

Sempre in quegli anni e sempre alle elementari, ci facevano una “testa tanta” sul fatto che la popolazione del pianeta stava crescendo a dismisura, che ci moltiplicavamo in modo esagerato e se avessimo continuato a quel ritmo ben presto avremmo esaurito ogni risorsa e saremmo miseramente morti tutti in carestia.

Il risultato di questa propaganda terroristica è che oggi, notizia sempre passata in questi giorni al TG, in Italia il 35% delle persone ha più di 65 anni.

Premessa: odio fare generalizzazioni di qualsiasi tipo, quanto scrivo di seguito può essere valido o anche completamente errato, se analizzato caso per caso, persona per persona. Ogni persona è unica e irripetibile, e solo “lavorando” con essa si può (cercare di) capire in che punto del suo cammino si trova.

Molte di queste persone ultrasessantenni si trovano in uno stato di intenso conflitto interiore.
Sanno teoricamente che potrebbero vivere 120 anni ma gli acciacchi avanzano inesorabilmente – e sono appena oltre la metà del percorso “teorico”. Queste persone sanno (ancora) usare una penna per scrivere, sanno far di conto, ma hanno spesso difficoltà a comprendere l’uso degli smartphone più avanzati, dove sembra si sia spostato il focus della vita, da cui si sentono abbastanza “tagliati fuori”.

Sono persone meravigliose, che hanno una esperienza straordinaria di cose che non esistono più, e cercano di (soprav)vivere nel migliore dei modi in un presente che per loro, in realtà, è quasi un ignoto futuro, che osservano senza riuscire a penetrare e a partecipare completamente.

Le persone under 40 sono molto ben integrate, sono nate con il PC in mano.
(Avevo 26 anni quando comprai il mio primo Commodore 64, che peraltro non ha nulla a che vedere con quanto usiamo oggi…)

Sappiamo che OGNI persona può trarre benefici da Vivation.
“Target: over 50” è questa “fetta” di pubblico particolare, che – a mio avviso – ha uno speciale bisogno di Vivation per integrare tutto questo “adattamento” forzato al mondo del 2020.

Nota: Sto scrivendo un libro dal titolo “50 anni: punto di partenza verso un futuro migliore” che includerà anche alcuni aspetti di Vivation, ma sarà dedicato soprattutto alla terza delle 4 fasi della Vita di un essere umano e alla comprensione di “dove siamo” – e quale dovrebbe essere lo scopo naturale di ognuno di questi 4 periodi.