Alexander Lowen (1910-2008) psicoterapeuta e psichiatra statunitense, autore di opere importantissime (su 14 libri, nel titolo di 7 appare la parola “corpo”) – negli anni ’40 fu paziente ed allievo di Wilhelm Reich (1897-1957), ed è considerato il principale continuatore del suo approccio psicocorporeo. In questo breve video Lowen racconta come Reich iniziò a rivolgere la sua attenzione al respiro.
Testo del video:
Inizialmente Reich sedeva dietro al paziente nella posizione standard ed il paziente faceva libere associazioni, diceva tutto ciò che gli veniva in mente. La regola era: non reprimersi.
Un giorno, mentre un paziente parlava, tacque all’improvviso a metà di una frase.
Reich lo guardò, e stando all’approccio psicanalitico tradizionale avrebbe dovuto dirgli: “Continua a parlare, così stai bloccando.” Ed era vero.
Ma Reich, osservando il paziente, notò che non respirava. Mentre parlava, all’improvviso si era bloccato. Come se stesse per dire qualcosa che l’avrebbe turbato, e si era difeso. Si era represso smettendo di respirare.
Invece di dirgli: “Continua”, Reich gli disse: “Non stai respirando. Respira.” Il paziente riprese a respirare, si mise a piangere ed emersero delle emozioni.
Reich pensò: “Ecco come si fa a bloccare le emozioni, a reprimerle: trattenendo il respiro”.