Da “ORA” a “QUI”

Insegno Vivation da 26 anni, vivendo giorno dopo giorno il mio tempo e il cambiamento del mondo.

Ho visto nascere internet, i primi Personal Computer. Ho vissuto il passaggio dal gettone telefonico alla tessera con la banda magnetica, fino alla eliminazione delle cabine telefoniche con l’avvento dei cellulari – oggi smartphone. Ho visto nascere le videocassette, e dopo un po’ fiorire tanti negozi per il loro “noleggio” (Blockbuster) e la scomparsa di tutto questo. Aziende che producevano pellicole fotografiche (kodak) non avere più senso di esistere. Le musicassette trasformarsi prima in CD e poi in file MP3. Dinosauri estinti, come le macchine per scrivere. Ho vissuto la scomparsa del carnet di assegni in favore dei bancomat e carte di debito/credito intelligenti. La chiusura dei negozi sotto casa e l’apertura dei primi ipermercati, oggi sempre con meno “casse” e più pagamenti “faidate”. Il sorgere dell’impero di Amazon per la vendita online, e di colossi informatici come EBay, Google, e l’avvento dei social (Facebook etc.)


La società è cambiata, un po’ alla volta. Vivendola così come viene, giorno dopo giorno, quasi non ce ne si accorge. E, con il mondo, sono cambiate anche le persone, i miei clienti ed il loro modo di vivere la vita.

Una delle funzioni più importanti di Vivation, in quanto “Meditazione in Azione”, è permettere di stare nell’ormai stra-usata definizione “QUI E ORA”. (Che, in sostanza, è il concetto ripreso dalla “Mindfulness”: mind=mente, fulness=pienamente, stare con la mente presente in ciò che si sta facendo).

Il problema, fino a qualche anno fa, era in primis l’ ORA: la “repressione” si agiva con lo spostamento dell’attenzione verso il passato o il futuro, sostando in differita con la mente, crogiolandosi nei ricordi o proiettandosi nelle aspettative, lasciando di fatto il momento presente.

Oggi, vent’anni dopo il 2000, le cose sono profondamente diverse. Oggi siamo tutti “connessi”.
Siamo tutti nell’ ORA, a assorbire ed emettere un flusso di stimoli e di informazioni inimmaginabile un ventennio fa. E l’evoluzione di questa tecnologia di “connessione” procede in modo esponenziale, seguendo probabilmente, come il resto dell’Universo, la sequenza di Fibonacci*.

Occorre prendere atto che è in corso una “evoluzione” nell’essere umano, di un certo tipo e verso una certa direzione. E il nuovo modo di reprimere avviene con il LA’ e ORA. Non è mia la battuta “connessi, ma non con sé stessi”.

Attraverso la Consapevolezza delle Sensazioni Fisiche e del Respiro, Vivation è il più potente modo per riportare ad un QUI, includere nell’attenzione dell’ ORA anche e soprattutto sé stessi.

Per non abdicare alla propria umanità, per non somigliare sempre più ad un computer…

Oggi, più che mai, Vivation!


* successione di numeri definita a partire dalla coppia 1,1 dove ogni numero preso a caso dalla serie, sommato a quello precedente, darà il numero seguente: 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377 … la si ritrova in natura ovunque, nella geometria di costruzione dei fiori, delle pigne, delle conchiglie …

 

Scrivere per il web – un esempio pratico

Come annunciato nell’ultimo postScrivere articoli per il web“,
allego un mio breve articolo, con indicazioni della struttura.


In questo primo blocco, abbiamo un titolo che “incuriosisce” (c’è una domanda), un’immagine gradevole
(animale domestico) in tema con il titolo (il gatto è nascosto sotto il giornale con uno sguardo spaventato).


 

In questo secondo blocco, uso di grassetto e l’esempio di una immagine
che cattura l’attenzione, alleggerisce
e illustra il testo del paragrafo cui è affiancata.


Qui, nel terzo blocco, sottotitolo per i paragrafi, parole più importanti
in MAIUSCOLO, sempre con uso di grassetti per dare il colore/tono


Quarta ed ultima parte, svariati link (riconoscibili dal convenzionale colore blu sottolineato)
e tante tante CTA (call to action, chiamata all’azione). Nell’ordine, dall’alto verso il basso:

– il link alla pagina del sito dell’evento,
– il bottone per scaricare un ebook in pdf,
un link ad una pagina generale di tutti gli eventi in calendario,
– altro bottone –
per scaricare la domanda di iscrizione (in pdf)
– un box con l’invito ad iscriversi alla newsletter.
Ancora, nel “footer”(piè di pagina)
– link al sito-base,
-indirizzo email
– numero di telefono

Come sempre, resto in attesa dei vostri commenti – suggerimenti
– condivisioni di esperienze personali etc etc etc

Scrivere articoli per il Web

Cari Amici,

ciascuno di noi Vive Pros ha una sua personale e profonda esperienza di Vivation.
Ne ha sperimentato benefici e lo ha sicuramente adottato come “stile di vita”.
Ha anche messo tutto il proprio impegno ad insegnare questo a quante più persone possibili, portando un forte messaggio di Amore e di Felicità per il Mondo.

Mettere per iscritto queste esperienze e conoscenze, con il proprio stile e le proprie inclinazioni, è un grande dono che possiamo fare a noi stessi – che ce li ritroviamo in momenti a volte meno felici, a ricordarci quanto siamo esseri meravigliosi – e agli altri, che possono trarre speranza, gioia, nuove idee, ispirazioni per una vita migliore.

Scrivere un articolo è un po’ come dare un biglietto da visita MA con molte più informazioni su “chi siamo”, condividendo la nostra filosofia e andando ben oltre il numero di telefono, l’indirizzo o la email.

Web vs Libro

È differente scrivere un libro, un articolo per una rivista da edicola o per il web?
Sicuramente SI.

La prima differenza è la lunghezza del testo (quante parole).
In un libro si può (anzi, si deve) spaziare in approfondimenti, corollari, è possibile essere molto esaustivi e dilungarsi quanto occorre. Addirittura, se un libro cartaceo non ha un certo numero di pagine, almeno 150/200, non pare nemmeno essere un libro.
Lo spazio per immagini e illustrazioni è pressoché nullo (tranne che nei libri illustrati), tutte le immagini sono sulla copertina e sul retro.

In un articolo per rivista cartacea, la lunghezza è assai ridotta rispetto al libro, in genere viene adattata per occupare con precisione 1 o 2 pagine, o la dimensione esatta del “trafiletto”. Le immagini sono importanti, almeno una in testata all’articolo e possibilmente qualcun’altra qua e là, che devono attrarre l’attenzione del lettore intento a sfogliare la rivista.

Per il Web. La quantità e la velocità di informazioni che scorrono sui monitor dei PC e degli smartphone è estrema. È necessaria una buona capacità di SINTESI. Dire ciò che si vuol dire nel modo più diretto e preciso possibile e con meno parole possibili.

Per ottenere l’attenzione del lettore occorrono:

  1. Una IMMAGINE che “emozioni”, che sia il più possibile in tema con l’argomento;
  2. Un TITOLO che generi curiosità :
    – io amo i titoli con una domanda che porta il lettore ad interrogarsi sull’argomento, ad esempio: “E tu… in che cosa trasformi la Paura?”
    – o con un “gioco di parole” (ad esempio: “Sensazione Senz’azione” per un articolo sul primo punto da ricordare o sul terzo elemento)
    – o che richiama qualcosa già presente nell’inconscio collettivo, come un titolo di un libro/film/canzone famosi (ad es. il mio articolo “Sano, Malato o X” evocante la canzone di Ligabue “Vivo, Morto o X”, o “Cercasi Vive Pros disperatamente” che richiama inevitabilmente il film “Cercasi Susan disperatamente”)

Proseguendo, paragrafi brevi ben spaziati fra loro – leggere sullo schermo affatica la vista con una sensazione di “fretta” – e possibilmente accompagnati con immagini in tema con il paragrafo preciso a cui sono affiancate.

Ottimo se si possono inserire, lungo la stesura, dei sottotitoli  che definiscono il tema dei due/tre paragrafi seguenti.
L’esempio in questo post sono lo vociWeb vs LibroeCTA (Call To Action)

CTA (Call To Action)

È buona norma, alla fine di ogni articolo web, inserire la cosiddetta “chiamata all’azione”, con la quale si invita il lettore ad approfondire, offrendogli la possibilità di “scaricare” un ebook più esaustivo, o di acquistare un libro, o di iscriversi ad un seminario inerente al tema trattato.

Se vuoi mantenere una relazione con i tuoi allievi/clienti, e interessare a ciò che fai anche nuovi potenziali lettori, puoi fornire “contenuti di valore” attraverso la pubblicazione di una newsletter periodica via email – che può essere costituita anche da un solo articolo alla volta.

Nei prossimi POST, condividerò con voi alcuni miei articoli, in modo da dare un esempio pratico di ciò che intendo.

Come sempre, graditi i vostri interventi – suggerimenti e consigli, considerazioni… e critiche!

Un Abbraccio
Ivano T

Gestire il dolore fisico

Cari Amici,

benvenuti al mio primo post del 2019!

Sono stato invitato dal dr. Rovere, con cui collaboro da ormai quasi un anno, a scrivere un capitolo del suo prossimo libro/corso “pronto soccorso con autotrattamento”. La sua idea è di fornire strumenti per la “gestione del dolore”, incluso auto-agopuntura, in seguito alla richiesta di alcuni suoi pazienti che, dovendo confrontarsi con problematiche di dolore “cronico”, sono costretti ad assumere costantemente antidolorifici e oppiacei vari, oltre che a chiamarlo continuamente per trattamenti di agopuntura e kinesiologia.

Avevo già preparato qualche anno fa un seminario specifico sulla gestione del dolore con Vivation, ma non aveva riscosso molto successo: nonostante presentazioni ed inviti via email, al corso partecipò solo una donna venuta dalla Svizzera che conviveva con frequenti dolori alla schiena.
Per rispetto alla sua condizione di sofferenza ed al viaggio, feci ugualmente il seminario per lei (durava 2 giorni e mezzo, una specie di “8 lezioni base” che includeva esercitazioni specifiche con le sensazioni del dolore).

Nel 2017 ho lavorato con una donna anziana con un cancro ormai allo stadio terminale. Le era praticamente impossibile rilassarsi, sia di giorno che di notte, e non respirava quasi più. La morfina non faceva più effetto sul dolore, ed aumentare ancora le dosi l’avrebbe stroncata. Di fronte alle sue figlie, riuscì a trovare attimi di serenità e pace, quasi sempre arrivavamo ad un rilassamento completo e ad un aumento di Energia Vitale che durava anche qualche ora dopo la seduta. In alcuni momenti stava così bene che mi chiedeva se, con Vivation, sarebbe addirittura potuta guarire.
E’ mancata dopo tre settimane da quando l’avevo conosciuta.

Desidero condividere con tutti i Vive Pro questo breve “saggio” che apparirà sul libretto, sperando di fornire spunti di riflessione e condivisione fra noi.
Come sempre, sono disponibile a rispondere a qualsiasi domanda o approfondimento vogliate chiedermi personalmente.

Ritengo che il “trattamento/prevenzione del dolore” sia un ottimo campo d’azione, e che Vivation possa trovare applicazioni anche in cliniche private o in ospedali pubblici, così come l’ipnositerapia, l’agopuntura e il reiki.



Gestire il dolore fisico con l’aiuto del Respiro

Ivano Tivioli, febbraio 2019

PREMESSE

Nel nostro corpo circola costantemente “Energia Vitale”: flussi energetici che, come in un caleidoscopio, creano continui disegni, forme e colori a seconda del tipo di esperienza che stiamo attraversando nella vita.

Punto 1: NON ESISTE ENERGIA NEGATIVA. La definizione di “positivo” o “negativo” è sempre il risultato del nostro contesto (giudizio). Senza giudizio, l’Energia è NEUTRA.

Il RESPIRO è la nostra principale fonte di nutrimento energetico. Con il respiro, aumentiamo o diminuiamo la quantità di Energia Vitale (Prana) in circolo, che il nostro corpo utilizzerà come meglio crede. Ad esempio, se stiamo camminando o correndo, respiriamo di più di quando siamo seduti alla scrivania davanti al PC.

Punto 2: il RESPIRO CIRCOLARE è la modalità di respiro che porta più Energia nel nostro corpo. Ed è anche la più naturale.

Se aumentiamo il Respiro durante una situazione di riposo, possiamo “sentire” in modo più intenso i “flussi energetici” all’interno del nostro corpo. È possibile usare il Respiro come “manopola del volume” per aumentare o diminuire l’intensità delle sensazioni (e della percezione delle sensazioni).

L’idea non è di RIDURRE l’Energia della “sensazione-dolore” respirando MENO. Respirare meno è la strategia immediata che utilizziamo in modo automatico/inconscio per azzerare il “volume” – ma, in genere, la risposta che riceviamo è che il dolore AUMENTA! Questo accade perché bloccando la respirazione si riduce anche il flusso dell’Energia, che continua a “stagnare” nell’area di dolore – e su cui si concentra poi tutta la nostra attenzione!

Che cos’è la CONTRATTURA ANTALGICA? Si tratta di un “riflesso automatico” (reazione) collegata al dolore, profondamente codificata in noi. Lo scopo, in natura, è quello di ridurre la perdita di sangue in caso di ferite/lesioni. Ad esempio, se riceviamo una coltellata, il corpo si chiuderà contraendosi tutto intorno alla zona colpita per evitare sia ulteriori lacerazioni dovute ai movimenti, sia la fuoriuscita copiosa di sangue.

Punto 3: Il DOLORE è una sensazione fisica molto intensa. Come tutte le sensazioni, è costituita da Energia Vitale – molto concentrata. Non è un “blocco”, ma si rinnova continuamente. Non è completamente statico, pur rimanendo in un’area specifica del nostro corpo ha continue variazioni di intensità, dimensione e localizzazione.

STRATEGIE

Per prima cosa, occorre avere qualche conoscenza-base di Vivation e di come funziona.
Vivation è un processo FISICO, non mentale. Utilizza il Respiro Circolare e l’attenzione focalizzata sulle sensazioni corporee per produrre INTEGRAZIONE (rimettere insieme il “puzzle energetico” all’ interno del corpo).

Strategia #1 – Creare Spazio

Quando provi DOLORE, ciò che immediatamente fai è “resistergli”. Inneschi un “braccio di ferro” tra te, che vuoi spingerlo fuori dal tuo corpo o ridurlo in un’area più piccola – e lui, che pare volerti “possedere” e conquistare più spazio. Probabilmente, fino ad ora hai pensato al dolore come ad un barbaro invasore del tuo spazio fisico.

Se tu volessi una stanza più grande, potresti appoggiarti ad un muro e spingere con tutte le forze per spostarlo. Ovviamente, il muro non si muoverebbe di un millimetro, ma mentre lo fai potresti arrivare a pensare che questo muro voglia “schiacciarti”, che sia lui a spingere te.

Ora, immagina una palla di ovatta leggera e morbida. Se la comprimi e la condensi in un solo centimetro cubo, diventa dura quanto un proiettile, e potrebbe davvero ferire qualcuno con questa consistenza.

L’idea alla base della strategia CREARE SPAZIO è quella di rilassare quanto più possibile la macro-area interessata dal dolore (un braccio, una gamba, la testa, l’addome….) e di SPOSTARE i confini della “battaglia” con il dolore RETROCEDENDO, lasciandogli uno spazio maggiore. Fai il processo contrario a comprimere il cotone in un proiettile, lascia alla sensazione di dolore uno spazio maggiore senza che possa trovare un muro da spingere, in modo che perda consistenza, che torni ad essere leggera ovatta. Poiché  non puoi intervenire su quanto il dolore spinge, intervieni su quanto TU stai spingendo/resistendo. Lascialo diventare grande, dagli un palcoscenico più vasto per danzare. Se tu molli la lotta, lui non saprà chi o cosa spingere e si spegnerà. Fai spazio, apriti, spostati, non offrire resistenza. Usa l’atteggiamento dello Judo, usa la forza del tuo avversario per batterlo. “Se ti spingono, tira – se ti tirano spingi!”

Vorrei fare un esempio un po’ forte per spiegare questo. Che differenza c’è tra essere abusati sessualmente e fare l’amore? La meccanica dell’atto può essere la stessa, ma l’atteggiamento è completamente diverso. Mentre nel caso di abuso cerchi di non farti penetrare e chiudi e difendi quanto più possibile, nel secondo caso ti apri e desideri ricevere l’amore.

Strategia #2 – Frammentare

Hai comperato un metro cubo di mattoni per costruire un muro. Il camion ti ha lasciato il “pacco” in strada e ti tocca portarlo in casa a braccia.  Pensi di abbracciare questo pacco di mattoni e di trascinarlo dentro? Sicuramente no! Quindi, cosa farai? Aprirai il pacco, e andrai su e giù da casa portando alcuni mattoni ogni volta. Non li porterai in un unico giro, ma in 20 o 30 passaggi.

il DOLORE è una gran quantità di Energia. È molto intenso. Relazionarti al dolore con un respiro “pieno” è come cercare di portare tutti i mattoni insieme. È troppo. (Probabilmente finora ti hanno detto tutti di respirare lentamente e profondamente).
Ogni respiro porta il segnale della sensazione del momento al tuo cervello. Prova ad ascoltare il tuo dolore con una gran quantità di piccoli respiri, velocissimi e superficiali (con poca aria). Usa una respirazione come quella che hai visto fare dai cani quando, dopo una corsa, si siedono e ti guardano in attesa di un comando. (Fallo senza tirare fuori la lingua, però!)
Così facendo, il tuo cervello non riceverà un enorme intenso segnale del tuo dolore, ma riceverà 10, 20 o anche 30 piccoli segnali di piccola intensità. Nella stessa quantità di tempo di un respiro Lento e Pieno, stai portando tanti piccoli respiri Veloci e Superficiali. Stai spostando i mattoni senza frantumarti la schiena e le braccia. Hai la possibilità di rilassarti e sentire in dettaglio il tuo dolore come onde di energia senza lasciarti sopraffare dall’intensità. Ricorda, non esiste Energia Vitale negativa, era solo “troppa” e tutta insieme.
(Ti consiglio di imparare questa respirazione con un professionista qualificato, bastano pochi minuti.)

Strategia #3 – Recuperare

Il dolore sta utilizzando una parte della tua Energia Vitale per manifestarsi.  Poiché è all’interno del tuo corpo, non può essere altrimenti. Se pensi all’Energia Vitale come al tuo “patrimonio” di maggior valore, puoi facilmente vedere il dolore come una “cassaforte” che in questo momento contiene una bella sommetta …

Abbiamo detto che con la respirazione riceviamo il nutrimento energetico. L’idea è “inspirare” facendo entrare l’aria nel tuo corpo attraverso un “foro” immaginario posto sulla sensazione di dolore. In questo modo, l’Energia presente nell’aria che respiriamo si fonderà con l’Energia trattenuta nella sensazione del dolore. E si andrà a riunire all’Energia globale del tuo corpo. Puoi letteralmente “nutrirti” dell’energia del tuo dolore. L’integrazione è questo: prendere una parte di Energia che mantieni separata, riunendola al tuo Centro.  
Importante: “inspirare” significa prendere aria. Lascia uscire l’aria dalle vie naturali (naso o bocca), non rimandarla indietro nella sensazione. Fai come quando con una cannuccia succhi una bibita che finisce nello stomaco e non torna nel bicchiere.
(Anche in questo caso ti consiglio di imparare questa modalità con un professionista qualificato di Vivation)

Note sulla Gestione del Dolore Emozionale

Le Emozioni sono fisiche, non sono pensieri o idee. Sovente, i pensieri e le idee attivano le emozioni.
Occorre un passaggio in più, rispetto a quanto scritto sul dolore esclusivamente fisico. Occorre ascoltare “come ci si sente” in presenza dell’emozione e trovare DOVE è nel corpo la sensazione fisica collegata a quel pensiero/idea – paura, tristezza, rabbia, impotenza, indegnità, tradimento, senso di colpa … qualunque “sentimento” o stato d’animo. Una volta trovata, applicare le strategie per il dolore fisico.

È molto più facile INTEGRARE le emozioni a livello fisico che non a livello mentale. Il corpo riflette esattamente lo stato d’animo, con molta più precisione rispetto alla descrizione verbale. Inoltre, il corpo non innalza scuse, giustificazioni, conferme o altri pensieri fuorvianti come invece accade lavorando a livello mentale.


CHI SONO

Mi chiamo Ivano Tivioli, mi interesso di Crescita Personale sin dal 1972, e mi occupo professionalmente di Vivation e di Respirazione dal 1993. Ho collaborato per diversi anni con l’ideatore di Vivation, Jim Leonard, da cui ho ricevuto la “consegna” di proseguire i suoi studi e far conoscere quanto più possibile al mondo il suo straordinario lavoro.

Dal 1993, ho condotto personalmente centinaia di sedute individuali e seminari di gruppo. Dal 2013 ho creato la definizione di “Respiro Terapeutico” e di “Ri-Educazione del Respiro” per intervenire nello specifico su svariate problematiche umane – fisiche e psicologiche – collegate ad una mal-respirazione.
Ho assistito diversi medici e naturopati nei loro consulti, notando che OGNI persona ammalata di qualsiasi cosa aveva una respirazione completamente “sballata” – intuendo che le persone non respirano male perché sono ammalate, ma respirando male hanno favorito e coltivato l’insorgere di ogni malattia.

Consiglio chiunque voglia fare “prevenzione” e/o imparare questa metodologia, di non aspettare di ritrovarsi in una fase acuta di dolore o con troppe sostanze antidolorifiche e/o oppiacee nel corpo che disturbano l’attenzione e la comprensione per imparare e praticare queste semplici strategie.

Usare Vivation non ha alcuna controindicazione.
In ogni momento della vita, è sempre meglio fare Vivation  che non farlo.

News

Cari Amici,

in questi giorni ho deciso di sospendere quanto più possibile ogni mia altra attività per dedicarmi completamente e personalmente alla “ricostruzione” del nostro sito web di Vivation.

Pur restando un sito “vetrina” – e non un e-commerce – è mia intenzione potenziare al massimo la vostra presenza – di TUTTI i professionisti di Vivation registrati – aumentando la VISIBILITA’ vostra e di tutti i  vostri EVENTI (presentazioni, corsi, vacanze studio, cicli di lezioni etc).

Per quanto riguarda la PRIMA FASE – sessione ELENCO PROFESSIONISTI – in funzione delle nuove possibilità grafiche, ho bisogno di avere da voi quanto prima delle FOTO in buona risoluzione per il vostro profilo.
(I dati io li prenderò da quanto avete scritto sulla “domanda di licenza” dell’anno in corso, ma se nel frattempo avete cambiato numero di telefono, indirizzo mail o di sede “fisica”, o volete aggiungere qualcosa, comunicatelo!)

Per la SECONDA FASE, vi prego di organizzarvi ed inviarmi l’ELENCO di tutti i vostri EVENTI, di qualsiasi tipo (purché siano di Vivation, non mandatemi un corso Reiki o Shiatsu!): vacanze studio, presentazioni, incontri, corsi weekend, serali etc etc – OGNI cosa. Questo aspetto del sito sarà MOLTO DINAMICO, e sarò disponibile a inserire gli aggiornamenti anche ogni giorno, prima riceverò il materiale e prima lo potrò fare.
Anche qui, se avete un IMMAGINE legata al vostro corso, o immagini del luogo o della sede di dove avverrà, mandate tutto – meglio più materiale che meno.

La TERZA FASE sarà di realizzare una pagina per ognuno di voi – LINKATA al nuovo elenco, e serviranno altre FOTO – ad esempio voi che conducete un gruppo, o durante la fase di insegnamento mentre scrivete alla lavagna o  mostrate un esercizio, o mentre state meditando/passeggiando o facendo qualcosa di carino, o in mezzo alla natura….

Occorre tenere presente che oggi i siti web sono sostanzialmente grafici (immagini) e pochissimo testo – e, nel 90% dei casi, viene letto solo il titolo o le prime 2 righe di qualche pagina ….
Al di là di quanto sia bella la struttura di un sito, comunque i contenuti la fanno da padrone, avere delle belle FOTO/IMMAGINI è indispensabile !

Ho fatto una piccola ricerca, ed ho visto che quasi nessuno di voi ha un sito web per la propria attività di Vivation e/o Crescita Personale più in generale. In compenso, molti hanno pagine o gruppi sui SOCIAL.
Quest’anno vi ho già scritto molte cose/idee e consigli, tratti da autorevoli esperti, su COME costruire al meglio una pagina “CHI SONO”.

Per favore, non aspettate di vedere il sito online per iniziare a raccogliere ed inviare il vostro materiale!

Un Abbraccio a Tutti
Ivano T

Email AVP violata …

Salve a Tutti,

ho scoperto qualche giorno fa che la casella di posta elettronica avp.italia@vivation.it è stata violata.

Potevo inviare mail, ed ho continuato a farlo, ma tutte le mail in ENTRATA venivano dirottate ad un indirizzo sconosciuto. In effetti, le ultime mail che ci sono giunte risalgono ad un mese fa, 31 luglio 2018.

Perciò, se ci avete scritto QUALSIASI COSA a questo indirizzo, se avete iniziato ad inviarci le vostre foto…
sappiate che non ci è arrivato nulla. Vi preghiamo di INOLTRARE nuovamente la vostra corrispondenza
dal 31 luglio ad oggi, 2 settembre, data in cui il problema è stato risolto.

In attesa di leggervi presto
Ivano Tivioli

Richiesta FOTO personali per rinnovo sito web – URGENTE

Cari Amici,

abbiamo URGENTE necessità di ricevere le vostre FOTO PERSONALI per terminare la sezione ELENCO PROFESSIONISTI del NUOVO SITO www.vivation.it.  Useremo, per l’elenco, poco più del volto – come ora. L’importante è che siano di buona definizione e di dimensioni accettabili. (Oggi come oggi è facilissimo, ogni smartphone è in grado di scattare “selfie” di buonissima qualità).

Potete inserirle in allegato ad una mail indirizzata ad: avp.italia@vivation.it
o inviarle direttamente da Whatsapp o Telegram al 347-9288241.

 

 

ATTENZIONE – VARIAZIONE IBAN

Buongiorno,

il 28 maggio 2018 la UNICREDIT ha chiuso la filiale presso la quale operavamo, spostando d’ufficio il nostro conto corrente in altra sede.
PER EFFETTUARE QUALSIASI PAGAMENTO AD AVP ITALIA, IL NUOVO IBAN E’:

IT59T 02008 01112 000002566302    sempre intestato a: IVANO MARIA TIVIOLI

Grazie per l’attenzione
Ivano Tivioli

P.S.: Se scarichi la domanda per la licenza d’uso del marchio Vivation – anno 2018
dalla sezione MODULI di questo sito ORA trovi già la versione con IBAN aggiornato.