ATTACCAMENTO, NEGATIVITA’ E MOTIVAZIONE – parte 2 –

ATTACCAMENTO, NEGATIVITA’ E MOTIVAZIONE
(Jim Leonard, 2 dic 2002)
2nda parte

Per introdurre il prossimo argomento, relativo agli effetti dell’integrazione sulla motivazione, vorrei fare una domanda: “Allora perché semplicemente non rimaniamo a letto tutto il giorno? – oppure, come spesso mi chiedono – “viviamo in una grotta e semplicemente facciamo vivation per tutto il giorno senza fare null’altro?” Un altro modo di presentare il problema che emerge è questo: ”Se sono soddisfatto che comunque vadano le cose è giusto che sia così, come posso motivarmi a produrre qualunque cambiamento in positivo?”

Negatività e Motivazione
Un presupposto della domanda è che, in qualche modo, la negatività possa essere una buona fonte di motivazione. Molte società sono fondate su questo presupposto, e tutte quelle che lo portano alle estreme conseguenze creano orrori come il fascismo, il nazismo ed il comunismo. Esaminiamo il concetto con precisione. Se la negatività fosse una buona fonte di motivazione, allora le persone più negative sarebbero allo stesso tempo quelle che producono di più. Quello che accade in realtà è che le persone più negative si suicidano e non producono nulla. Le persone più produttive sono anche quelle maggiormente entusiaste. Pensa a come ti applichi in maniera diversa a fare le cose che ti piacciono, paragonandola alle cose che qualcuno di dice che devi fare. Se la negatività fosse realmente una fonte di motivazione, sicuramente i problemi del mondo sarebbero stati risolti centinaia di anni fa, perché in passato c’è sicuramente stata abbastanza negatività. Nella realtà, la negatività continua a perpetuare i problemi, invece di motivarci a trovare delle soluzioni.

Se la negatività fosse una buona fonte per la motivazione, allora non esisterebbero persone povere. I poveri che giudicano negativamente la propria povertà, rimangono poveri. Persone “povere” che sono comunque grate per quello che hanno, divengono ricche. In ogni nazione sulla terra si possono trovare persone come queste. Non esiste un paese nel mondo dove non vi siano delle persone ricche che sono partite da una condizione di povertà. Tutti questi hanno amato ed apprezzato i loro averi fin dall’inizio. Ogni persona, qualunque quantità di denaro abbia, può scegliere di focalizzarsi su quanto è ricca o su quanto è povera. Questo indipendentemente dal contenuto – cioè quanto realmente la persona possiede. È semplicemente una scelta tra contesti.

Chi si concentra su quanto denaro ha, amministrerà il proprio denaro con entusiasmo e diverrà sempre più prospero. Chi invece si concentra su quanto poco denaro ha si sentirà a disagio ogni volta che pensa ai soldi, e probabilmente darà la colpa a qualcuno per la sua brutta situazione finanziaria, cosa che lo porterà a diventare sempre più povero. Uno che pensa: “ Non posso andare da nessuna parte, tutti questi maledetti capitalisti obesi non me lo permettono”, non ha ovviamente alcuna possibilità. Questo è un modo di dire che si usa quando si desidera cambiare la parte ricca della società. Ed è un modo di dire stupido. Nel mondo intero non è mai esistita nessuna persona che sia diventata economicamente prospera giudicando negativamente le persone ricche. Dare la colpa a qualcosa è sempre immiserente. Possiamo cambiare le cose solo se ce ne assumiamo la responsabilità. Pensa a qualcuno che dice: “La ragione per cui sono obeso è la pubblicità dei Mc Donalds in televisione. Quando vedo questi spot, non riesco a trattenermi dal mangiare”. Ah ah ah … certo, giusto, la maniera per dimagrire è quella di ottenere che i Mc Donalds cambino la loro politica pubblicitaria! “Io ho questo difetto a causa di come i miei genitori si sono comportati con me”. Noi non andremo da nessuna parte senza lasciar andare in qualche modo le nostre credenze negative. Il modo in cui sei stato allevato dai tuoi genitori non può essere cambiato in alcun modo. Se vuoi divenire migliore, smetti di giudicare i tuoi genitori e smetti di giudicare il tuo passato.

La negatività è universalmente demotivante. Nessuno è mai diventato una persona migliore partendo da una condizione di bassa autostima. Le persone che ottengono il massimo beneficio dall’esercizio fisico sono quelle che hanno più entusiasmo nell’intraprendere un’attività fisica, certo non le persone che si sforzano malvolentieri di iniziare a fare ginnastica perché si sentono male a causa del loro sovrappeso. La voce della negatività suona all’incirca così: “Non ho mai scritto un libro prima, quindi ritengo di non essere dotato per farlo.” L’entusiasmo per lo scrivere un libro sarà ovviamente molto più motivante.

Mi piace fare l’esempio delle persone che si lamentano delle condizioni del tempo per mostrare quanto siano veramente sciocche nel loro modo di fare. Ma ti farò un altro esempio: giudicare negativamente il passato. Rimproverarsi per alcuni nostri problemi accaduti nel passato: “Non posso essere felice perché vivo in una terra che è stata sottratta agli indiani.” “Non posso essere felice perché mio padre mi picchiava.” Questi modi di dire sono comuni, ma prova a considerare per un momento quanto sono stupidi. Sarebbe ugualmente stupido – ma un po’ meno stupido – affermare semplicemente: “Scelgo di essere infelice”. Questa sarebbe una scelta dura da fare, ma almeno si avrebbe la consapevolezza che è una scelta. Se affermi “non posso essere felice perché mio padre mi picchiava” cosa avresti intenzione di fare? Sperare in un’altra incarnazione nella quale tuo padre sia più gentile con te? E quanto dovrebbe essere gentile con te? Buono al punto da farlo sentire male per non essere abbastanza buono? Persino un padre che fosse infinitamente buono potrebbe essere giudicato per non essere abbastanza buono perché giudicare è semplicemente un’abilità della mente. Quello che facciamo quando giudichiamo negativamente qualcosa non ha nulla a che vedere con la cosa stessa. E’ solo un’espressione sulla qualità della nostra autoconsiderazione. Se non sei soddisfatto di quanto è buono tuo padre, saresti comunque insoddisfatto anche se lui fosse cento volte più buono. Ovviamente il contenuto del passato non può essere cambiato, e sta solo a noi decidere per la sua integrazione.

Neppure il contenuto del presente può essere cambiato. Quello che stai facendo proprio adesso è leggere queste parole. Ogni secondo che segue tu potresti fare qualunque altra cosa, ma nel momento in cui stai leggendo quelle parole, questo è il contenuto immutabile di questo momento. Abbiamo una grande possibilità di scelta relativamente al futuro, ma non abbiamo alcuna possibilità di scegliere in merito al contenuto del passato o del presente, perché essi esistono già esattamente come sono. Ogni cosa è così come è, che ci piaccia o no. Se noi scegliamo di goderne, questo contribuisce alla nostra felicità. Se scegliamo di non farlo, allora creiamo l’illusione dell’infelicità. Se ci concentriamo sulla sensazione di infelicità e, semplicemente, ci apriamo alla possibilità di godere della sensazione anche solo un pochino di più, allora la sensazione viene immediatamente integrata e sentiamo di essere felici (ora come ora, andremmo immediatamente alla sensazione sgradevole che emerge dopo, che verrà anch’essa immediatamente integrata). Tutto dipende dal contesto che scegliamo.

Niente dell’infelicità viene creato dal contenuto dell’esperienza. L’essenza di tutta l’infelicità viene dal giudicare il contenuto. Non esiste nulla nel contenuto che possa essere giudicato. Se dici a te stesso che la ragione della tua infelicità è causata dal non avere abbastanza denaro, questo significa che non sei ancora grato per i soldi che hai. Con un atteggiamento del genere, probabilmente non aumenterai le tue entrate, ed anche se lo facessi, non saresti mai soddisfatto. Accade lo stesso per tutte le cose e per tutti i contenuti. Poiché il contenuto è semplicemente “esattamente come è”, che ci piaccia o no, allora siamo semplicemente stolti se non lo apprezziamo. Progredire spiritualmente significa godere di molte e molte cose, ed alla fine godere di tutto esattamente per come è. Se diciamo a noi stessi che esistono delle cose che non ci possono piacere a causa della loro profonda natura, allora stiamo solo discutendo stupidamente e causando limitazioni alla nostra crescita spirituale. Che cosa potresti scegliere di non integrare? La morte? La guerra? Se scegli di odiare la morte e la guerra allora stai sicuramente andando incontro ad una vita spiacevole come essere umano, perché la guerra e la morte sono cose che gli uomini contemplano da tantissimo tempo. Osserva se puoi guardare la televisione per una sola serata senza vedere una guerra oppure un caso di morte. Ogni persona che frequenta le Sette Lezioni Base impara che queste guerre e la morte, nonostante capitino tutt’oggi, sono perfette. Se tu continui semplicemente a fare Vivation, imparerai ad apprezzare molte e molte cose, comprese alcune che non avresti mai creduto possibile. Dopo non molto tempo, imparerai ad apprezzare le cose esattamente come sono – comprese le guerre e la morte. Combattere contro la realtà è come perdere la più grande discussione. Fortunatamente, Vivation lavora a livello delle sensazioni, e questo significa che non ti serve usare la mente per trovare qualcosa di positivo nella guerra e nella morte. Dal punto di vista della teologia, se una persona affermasse: “L’esistenza della guerra è una prova della inesistenza di Dio”, questa persona in realtà starebbe affermando di avere una tale alta opinione della propria mente che se Dio stesso non fosse d’accordo con lui, Dio stesso sarebbe sbagliato. Ogni integrazione è una forma di umiltà, perché ha il significato di rinnegare la nostra superiorità sul creatore di tutte le cose. Noi viviamo adesso a causa di una catena ininterrotta di cause ed effetti che possiamo fare risalire all’origine del tempo stesso, includendo in questo ogni guerra ed ogni morte che è già accaduta. Non è buon segno di autoconsiderazione giudicare sbagliata la nostra vita o qualunque altra cosa che ci ha portato ad essere quello che siamo.

Integrare qualunque cosa è sempre molto più facile che non integrarla. Perpetuare un giudizio per decenni della nostra vita è un lavoro veramente duro. Rilassarsi e godere del momento presente, semplicemente, non richiede alcuno sforzo.

Quindi, se la motivazione non origina dalla negatività, da dove nasce?
Essa viene fuori dai nostri valori. I nostri valori sono le cose che maggiormente ci danno piacere. Le cose cui diamo valore per il loro proprio fine. Se noi apprezziamo il denaro, siamo motivati ad averne di più. Considerare sbagliata la nostra carenza di denaro non ci aiuta. Se diamo valore all’amore, saremo motivati ad aumentare l’amore nella nostra vita. Creare un distacco con il nostro passato non ci aiuterà.

Tempo Momentaneo e Tempo Lineare.
Siamo esseri viventi e responsabili. Questo è come dire che sperimentiamo sia il tempo momentaneo sia quello lineare. La felicità e l’amore sono semplicemente funzioni del tempo momentaneo. La libertà, la creatività ed il potere sono funzioni del tempo lineare, del fare opposto all’essere. Alcuni hanno l’idea erronea che il tempo momentaneo si opponga in qualche modo al tempo lineare. Così che essere in tempo presente significhi non essere nel tempo lineare, come se queste due cose si escludessero l’un l’altra. Ciò conduce a credere a cose divertenti e impraticabili come vivere in una caverna semplicemente facendo Vivation, oppure spendere tutto il nostro denaro senza risparmiarlo in alcun modo, o agire sempre seguendo degli impulsi. Poiché Vivation viene vissuto interamente nel tempo momentaneo, e Vivation è ciò di cui parlo maggiormente, ho avuto dei clienti che in alcune occasioni hanno detto: ”Jim Leonard afferma che il tempo lineare non ha valore”, frase che mi piace sentire perché mi fa sorridere. Progettare qualche cosa per il futuro è sicuramente un’attività nel tempo lineare, ma noi abbiamo una esperienza del momento presente di quel progetto. Ovviamente, noi vogliamo essere allo stesso tempo felici ed attivi – non è sicuramente una buona cosa avere una cosa senza l’altra.

La crescita personale ha due obiettivi, la felicità ed il potere. Noi vogliamo essere felici nel tempo presente e avere potere in quello lineare. Quello che intendo per “potere” è che facciamo un buon lavoro nel rendere le cose migliori in accordo con i nostri valori. La parola “migliori” ha ovviamente un significato completamente diverso a seconda delle persone. Noi non abbiamo gli stessi valori degli altri. Ecco perché alcuni terroristi desiderano distruggere gli ebrei e gli americani, e gli ebrei e gli americani cercano di fermarli. I terroristi hanno diversi valori degli ebrei e degli americani. Persino i nostri propri valori cambiano col tempo. I miei valori di adesso sono molto diversi da quelli che avevo quando avevo sedici anni.

Quando portiamo la nostra attenzione al momento presente, per vedere quello che esiste in quel preciso momento, una parte di quello che troviamo sono i nostri valori. Questi valori motivano tutte le nostre azioni. Giudicare negativamente non è compreso in questo. Infatti, l’integrazione aumenta sempre la nostra motivazione, perché integrare porta ad avere chiarezza sui nostri valori. Quando giudichiamo negativamente qualcosa, spostiamo la nostra attenzione dai dettagli della stessa, focalizzandoci semplicemente su un aspetto che la fa venir meno dal nostro standard immaginario. Quando noi consideriamo una cosa in un contesto positivo, la esploriamo con gioia nei suoi dettagli, e questo ci rende noti i nostri valori, l’insegnamento che traiamo da questa esplorazione ci può fare divenire delle persone migliori. Se ci capita di mangiare qualcosa che non ci piace, possiamo o smettere di mangiarla, oppure continuare a mangiarla ma bloccando l’esperienza, per quanto possiamo, cercando di non gustare il cibo. Ogni giudizio negativo è un ritrarsi dalla realtà. (Giudicare negativamente significa paragonare qualcosa di reale con qualcosa di immaginario). Mantenere qualcosa in un contesto negativo non fa nulla per portarci a scoprire i nostri valori. Mettere qualcosa in un contesto positivo ci permette di scoprire i nostri valori, perché esploriamo gioiosamente i dettagli di quello che esattamente ci piace della cosa. Un altro esempio: quando pensiamo a qualcuno che ammiriamo e che ci piace (io, ad esempio, penso a Benjamin Franklin) allora diveniamo motivati a provare ad assomigliare a quella persona. Il mio rispetto per B. Franklin mi stimola a risolvere problemi che avrebbero tormentato chiunque altro, a lavorare altruisticamente per il bene di tutti, ecc. Siamo stati educati a credere quanto il “meglio” significhi per noi, così che il significato dell’automiglioramento diviene più specifico. Io non prendo mai sul serio i miei giudizi su alcuno, in tal modo posso prendere un esempio che molte persone giudicherebbero male (ed altrettante prenderebbero bene) – Osama Bin Laden. Può darsi che tu pensi che quando giudichiamo male qualcuno, questo ci motivi ad essere l’opposto di questa persona, ma non accade per nulla così. Le persone che giudicano male Bin Laden non trovano che pensarla così li possa motivare ad essere migliori con gli altri . Coloro che giudicano negativamente Osama Bin Laden, di solito si arrabbiano e diventano antipatici alla gente. Le milioni di persone che ammirano Osama Bin Laden sono motivati a diventare simili a lui in maniere particolari, come dedicarsi a sconfiggere il grande demonio ed a diffondere l’Islam (che essi credono sia la maniera giusta di vivere per ognuno), essere creativi, avere successo attraverso una buona programmazione ed una buona amministrazione, ecc.

Questo ragionamento funziona per tutto. Ogni volta che integriamo qualcosa, che significa focalizzarsi su ciò che c’è di buono, riceviamo un nuovo insegnamento sui nostri valori, e questi stessi valori ci motivano positivamente. Se qualcuno giudica negativamente le persone ricche, accadrà ovviamente che quella persona non diventerà mai ricca, perché non vuole vedere quali caratteristiche hanno le persone ricche per emularle. Se questa persona integrasse le sue sensazioni riguardo ai ricchi, allora potrebbe ammirarli ed imparare come essere e cosa fare per diventare più ricco delle persone che ammira. Questo accade con ogni integrazione. Come le persone integrano sensazioni su sensazioni, essi divengono sempre più entusiasti e più motivati. L’integrazione aumenta sempre la motivazione. Giudicare negativamente riduce sempre la motivazione. Quelli di noi che lavorano regolarmente con Vivation con i loro clienti verificano questo costantemente. Le persone che imparano ad usare Vivation divengono molto più dinamiche.

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